Miele
Alle pendici del Monte Giove, lontano da fonti di inquinamento, vicino al Lavandeto e sparse nel boschetto da cui passa una delle numerose vie francescane degli appennini umbro-tosco-marchigiani, abbiamo le nostre amiche api. Il loro habitat è costituito, oltre che dalle nostre coltivazioni officinali, dai miscugli che raccogliamo e riseminiamo per realizzare succulenti pascoli fioriti e da altre colture da produzione in cui privilegiamo l’aspetto nettarifero e di biodiversità custodito nelle sementi (come la ricerca del Girasole Peredovik), anche dalla flora annuale, perenne e spontanea, stagione permettendo. Le api bottinano su acacie, castagni, ciliegi selvatici, alberi da frutto, vitalba, edera, rovo, biancospino, trifogli, malva, cisto, erba viperina e numerose altre erbe spontanee. Inoltre, su Querce, Salici, Pioppi, Carpini, l’interesse apistico riguarda la produzione di polline, melate e propoli.
Come ci prendiamo cura...
Alleviamo solo api locali, niente ibridi, quindi Apis mellifera ligustica, adattata ai nostri microclimi e alla nostra flora, in arnie di legno. Non utilizziamo arnie in polistirolo e anche con le api seguiamo un approccio biologico basato sull’osservazione, con l’uso di cera biologica senza residui, e nel caso di trattamenti anti varroa, acidi naturali organici non nocivi, alimentandole solo se la colonia si trova in pericolo di sopravvivenza.
Facciamo per questo motivo un miele millefiori, autentico e unico come ogni millefiori. Infatti non esiste un'unica categoria di millefiori, ma tante quante sono le possibili combinazioni di piante, contestualmente a favorevoli andamenti climatici. Come tutte le cose, anche il miele millefiori è espressione della permanente impermanenza, narratore dell’annata, delle stagioni e della natura che ci circonda. Il paragone con le annate del vino è più che appropriato.
Preleviamo a mano il favo dal melario quando completamente opercolato e in laboratorio il miele viene estratto per centrifuga manuale in acciaio inox. Lasciato riposare in altri contenitori inox per circa due settimane, viene poi confezionato ed etichettato manualmente con cura e passione, senza subire processi di riscaldamento e pastorizzazione che ne altererebbero le caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Alleviamo solo api locali, niente ibridi, quindi Apis mellifera ligustica, adattata ai nostri microclimi e alla nostra flora, in arnie di legno. Non utilizziamo arnie in polistirolo e anche con le api seguiamo un approccio biologico basato sull’osservazione, con l’uso di cera biologica senza residui, e nel caso di trattamenti anti varroa, acidi naturali organici non nocivi, alimentandole solo se la colonia si trova in pericolo di sopravvivenza.
Facciamo per questo motivo un miele millefiori, autentico e unico come ogni millefiori. Infatti non esiste un'unica categoria di millefiori, ma tante quante sono le possibili combinazioni di piante, contestualmente a favorevoli andamenti climatici. Come tutte le cose, anche il miele millefiori è espressione della permanente impermanenza, narratore dell’annata, delle stagioni e della natura che ci circonda. Il paragone con le annate del vino è più che appropriato.
Preleviamo a mano il favo dal melario quando completamente opercolato e in laboratorio il miele viene estratto per centrifuga manuale in acciaio inox. Lasciato riposare in altri contenitori inox per circa due settimane, viene poi confezionato ed etichettato manualmente con cura e passione, senza subire processi di riscaldamento e pastorizzazione che ne altererebbero le caratteristiche nutrizionali e organolettiche.